Leggende Lago di Pilato

Le leggende sul Lago di Pilato del Monte Vettore

La leggenda vuole che Pilato, governatore della Palestina, colpevole della crocifissione del Cristo, condannato a morte dall’imperatore Vespasiano, fu posto su un carro trainato da due bufali, e lasciato in balia della sorte. I bufali in una folle corsa da Roma giunsero fino ai Monti Sibillini e si tuffarono nelle acque lago con il corpo di Pilato.

Oltre le credenze popolari molte testimonianze scritte hanno nel tempo contribuito a creare l’alone di mistero di cui è pregnato tutt’oggi il Lago di Pilato. La fama del “Lago di Pilato” risale già alla prima metà del ‘300 grazie a Pierre Bersuire, (Cordella, Lollini 1988) che scrive di un alto prelato che gli racconta come tra i monti di Norcia vi sia un luogo incantato, il Lago di Pilato, popolato da demoni, e dove il Comune di Norcia fece costruire dei muri sorvegliati da custodi per impedire ai negromanti di andare a consacrare i loro libri, anche Benvenuto Cellini racconta di essere stato avvicinato da un negromante per consacrare un libro in terra di Norcia con l’aiuto dei villani norcini. “Norcini esperti di magia” era una convinzione molto diffusa, il Vocabolario della Crusca indicava norcino come sinonimo di negromante, Goethe nel Faust cita “il negromante di Norcia, il Sabino”, sicuramente rifacendosi al Cellini:
“Grandi sono le forze della Montagna, là la natura libera agisce con strapotenza; la stupidità dei preti condanna ciò come una stregoneria”.

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