CHI

Fontanili di Montagna
Fontanile di Terra Nera (I)

Visibile dalla strada asfaltata.
A circa metà del Pian Grande, provenendo dalla carrozzabile Norcia-Castelluccio, si gira a sinistra per la carrareccia bianca, alle pendici di "Terra Negra" si vedono i due fontanili.
USO
Noti con il nome dialettale, "trocchi" sono fontanili di montagna, per l’abbeveraggio delle pecore ed altro bestiame, ricavati da piccole sorgenti, ma anche da semplici pozze e ristagni.
INTERVENTI
Le antiche vasche in legno sono state recentemente sostituite da quelle in cemento armato, al fine di recuperare la piena funzionalità per la destinazione d’uso.
NOTE
La prima notizia della fonte, nota anche come di "Terra Nera" è del 1634, anno in cui gli abitanti di Castelluccio si ribellarono alla città di Norcia, che, senza il loro consenso aveva fatto edificare il fontanile per far abbeverare gli armenti transumanti, di cui il Comune percepiva una cospicua fida, captando una parte delle acque della Conserva, che alimentavano la Fonte del Castello.
Nonostante si facesse loro notare che la portata d’acqua fosse più che sufficiente per ambedue le fonti, i Castellucciani sabotarono il condotto. La contesa fu risolta dividendo in sei parti l’acqua della Conserva di cui 5 andarono al castello ed una al Fontanile.
L’abbeverata delle pecore è un’operazione che richiede tempo, ed il pastore si deve accertare che tutto il branco abbia bevuto.
I trocchi, mantengono la loro funzionalità originaria, conservata integra in tutte le parti, salvo la sostituzione delle vasche, inizialmente in legno di faggio oggi in cemento, e delle condutture per la fuoriuscita dell’acqua, una volta realizzate con la sovrapposizione di coppi, oggi per lo più intubate.
La forma trapezoidale o rettangolare, che sostituisce l’antica e forma delle vasche ad "U" tipica dei fontanili di montagna, è dettata dalla necessità di far abbeverare in minor tempo e quasi contemporaneamente tutto il gregge.
fonti d’archivio
Negli Statuti di Norcia al Liber Sextus, si nominano, a proposito dell’accuratissima divisione della montagna, alcuni abbeveratoi come termini di confine.
testimonianze orali
Le informazioni sono state fornite dal pastore in pensione Adriano Testa, età 79 anni.

DESCRIZIONE SINTETICA
La prima fonte è costituita da un muretto per l’entrata dell’acqua e da 8 trocchi.
È realizzata inclinata rispetto al versante; per sfruttarne la pendenza, così da colmare d’acqua tutte le vasche che sono collocate l’una di seguito l’altra ad un dislivello costante.
Alla base delle vasche sono stati realizzati delle pedane in cemento.
Il muretto per l’entrata dell’acque è realizzato "a spiovente" e rivestito in pietra locale, alto 72 cm (50 cm nel lato più corto).
L’acqua che fuoriesce dall’ultimo trocco cade direttamente nel terreno circostante, non si rileva, a valle, nessuna presa di captazione.
Lo stato di conservazione si presenta OTTIMO, sono passati solo pochi anni dal rifacimento delle vasche, ora in cemento.
Dimensioni: Dimensioni:
Tubo di entrata dell’acqua lungo 71 cm, Dia. 3 cm.
Trocchi forma trapezoidale, in cemento.
Dimensioni esterne: lunghezza 3.95 m, larghezza esterna 85 cm, bordo 8 cm
Dimensioni interne:
Tubi di raccordo delle vasche in ferro, posizionati esterni sopra ai bordi, 27 cm, ½ Dia. 6 cm.
Gradini larghezza 1.45 m, lunghezza 2.80 m, altezza 15 cm.
Tubo di uscita dell’acqua in ferro,esterno 20 cm, ½ Dia. 6 cm.

Fiocchi della Ricotta

Taglio della Ricotta

Fuscelle per la Ricotta

 

 

 
 
     
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