Il Borgo dai Mille Volti
Pro Loco di Castelluccio di NorciaPro Loco Castelluccio di Norcia

Questo luogo ha mille volti, così come le sfumature che lo rendono speciale giorno per giorno.
Castelluccio non sarà mai solo il sisma del 2016, solo la Fioritura, solo un borgo che rientra nel Parco Nazionale Dei Monti Sibillini, solo la pastorizia, solo la Piana.
Castelluccio è un insieme di avventure, storie, luoghi, giorni, avvenimenti, avvistamenti, serenità ed anche dolori che sarebbe difficile mettere per iscritto in un semplice articolo; Castelluccio è molto più di tutto quello che un’occhiata fugace sarà mai in grado di cogliere, Castelluccio è oltre.
La Pro Loco Castelluccio APS quest’anno ha deciso di raccontarlo e raccontarsi (forse) per la prima volta.
Questo è un paese magico, splendido da Gennaio, l’inizio dell’anno, fino a Dicembre, la sua fine. Un luogo dove le ore e le vite scorrono in modo differente, dove alcuni segni del tempo sono incisi in maniera indelebile ed altri, invece, decisamente più moderni, non hanno minimamente fatto ancora la loro comparsa… ma è proprio questo che lo rende unico.
La ruralità della montagna fa percepire a pieno la sua essenza, mantenendola ancora com’era tanti anni fa. In un epoca di velocità, cambiamento ed avanzamento qui ci sono ancora molte cose che scorrono esattamente con il loro ritmo senza il nostro intervento, come dovrebbero.
Prime fra tutte è la padrona che predomina tutta la scena: la Natura.
Incontaminata ed a tratti incolta è sicuramente il marchio di quella che noi qui chiamiamo “casa”: ci accompagna ovunque, ci nutre e ci lascia la possibilità di lavorarla, dandoci così modo di restare. L’invito di tutta la Pro Loco è di non considerare questo posto come una “toccata e fuga” nel suo periodo di picco, proprio perché è tra queste rocce che giorno per giorno si è creata una tela di racconti infinita. Non potrà mai essere vissuta nella sua interezza con la velocità e i ritmi della città e sono proprio le voci di coloro che da quei posti sono scappati per venire qui e vivere ogni giorno che sanno esprimerlo al meglio.
L’informazione non è solo un dovere ma anche la più grande forma di rispetto e ammirazione nei confronti di un luogo, un concetto o più semplicemente l’impegno di qualcun altro. Immaginate raggiungere Roma senza avere nemmeno la nozione di base di che cosa sia l’Anfiteatro Flavio o I Fori Imperiali: così come ci sentiamo in dovere di apprendere riguardo le nostre Capitali è giusto farlo nei confronti delle piccole realtà che a tutt’oggi rappresentano una delle più grandi forme di autenticità che ci è rimasta in questo mondo.
Oggi ci soffermeremo sull’argomento della Fioritura poiché è comunque l’evento più atteso ed è alle porte, con la speranza e la consapevolezza, però, di trasmettere il messaggio che tutto il resto dell’anno questo paese è vivo e merita di essere visto e vissuto dagli occhi di tutti coloro che sono pronti a conoscerlo.
La Fioritura è un evento unico nel suo genere, un misto di colori in grado di catturare l’occhio e il cuore, ma come ogni buon concetto bisogna prima partire dalle basi.
E allora facciamolo.
Che cos’è la Fioritura?
E’ un evento del tutto naturale e spontaneo che avviene ogni anno proprio perché la Natura fa il suo corso.
La prima parte della Fioritura, quella che a noi mozza il fiato, è quella spontanea, ossia quella che riguarda tutto ciò che cresce al di fuori dei campi mentre quella che riguarda i fiori gialli (la colza), rossi (i papaveri) e blu (i fiordalisi) disposti in maniera più “ordinata” sono delle piante infestanti che nascondono quelle della Lenticchia, il risultato della semina dei campi. E’ proprio per questo che ci mobilitiamo ogni anno e cerchiamo di ribadire che è severamente vietato entrare nei campi, non solo essendo i campi una proprietà privata, ma specialmente perché rappresentano il duro lavoro di chi ci passa ogni giorno nel mezzo (e dunque i relativi guadagni) e perché se veramente amate la Natura e ne siete attratti, allora dovete anche come prima cosa rispettarla.
Quando avviene la Fioritura?
Ci rivolgiamo a tutti con la più grande serenità, noi qui parliamo di Natura, ed essa, com’è giusto che sia e dall’alba dei tempi, farà sempre ciò che vuole. La Fioritura cambia di anno in anno, anzi, per essere più specifici di giorno in giorno, solitamente si inizia verso la fine di Maggio con la spontanea che prende man mano sempre più piede, per poi passare verso fine Giugno e inizio Luglio a quella dei campi, ma va sempre ribadito un concetto: non possono essere fatte delle previsioni matematiche al riguardo. La particolarità di questo luogo risiede proprio nel fatto che è ancora tutto come era un tempo, non vi è nulla che può darci delle previsioni esatte, e onestamente nemmeno lo vorremmo.
E dunque qui arriviamo al punto saliente di questo scritto.
Come viversi la Fioritura? Come viversi Castelluccio?
Come dimostrano i campi stessi, i lunghi inverni e tutto ciò che ci circonda, la chiave è sempre la stessa. Per ogni cosa ci vuole il giusto tempo.
La montagna ce lo insegna ogni giorno: non potremmo di certo intraprendere un cammino e pretendere di correre a perdifiato per arrivare alla fine, assolutamente no.
La calma è ciò che questo luogo ci trasmette e ci insegna quotidianamente, dalle piante agli animali che abitano questi luoghi ognuno di noi ha un ritmo che scorre con una lancetta differente rispetto a quella incessante della città. Chi varca i valichi e si affaccia su questo spettacolo deve anche essere consapevole che non otterrà nulla andando di corsa, ciò che gli rimarrà sarà solo un fugace spezzone di ricordo nel mentre di una frenetica giornata all’insegna dello “staccare lo stress”.
Non è così che si scopre la bellezza che si annida in uno stelo d’erba che si muove e non lo sarà mai, l’unico modo per apprezzarla è viverla con la giusta serenità e calma che questo mondo veloce ci ha tolto.
Il tempo è una risorsa fondamentale per ognuno di noi e quanto di più prezioso abbiamo, scegliere di dedicare tre giorni a questo luogo vuol dire scegliere di amarlo e di viverlo, in tutto e per tutto, come fareste in un viaggio oltreoceano.
Uscire dalla porta di casa e allontanarsi non significa lasciare i problemi, lo stress e la velocità lì; l’unico modo per farlo davvero è prendere un respiro, agire con consapevolezza, prendere il giusto e dovuto tempo e gustarsi il tutto in serenità e complicità con quello che ci circonda.
Questo è ciò che oggi abbiamo scelto di dirvi e di raccontarvi, il resto lo lasceremo per quando arriverete e sceglierete di dedicare una manciata di minuti a chi sceglie di mantenere ancora vivo questo luogo.
Come sempre, vi aspettiamo a braccia aperte e grazie per essere arrivati fin qui.
Disponibile anche in: Inglese